Chiesa Parrocchiale SS. Salvatore

La chiesa del Santissimo Salvatore edificata nella zona più alta del paese, è databile XVII-XVIII secolo ed è in stile tardo barocco mentre la facciata è in stile classico. Il primo impianto risale al 1610 ed è rappresentato dalla cappella della Pietà, immediatamente dopo fu costruita la cappella del Rosario nel 1650, il cupolone fu completato nel 1770 e il campanile nel 1844. L’altare maggiore è realizzato in marmi policromi e articolato in piani diversi, presenta alla base due scalini. In cima è presente una nicchia sorretta da quattro colonnine di marmo nero con capitelli ionici. All’interno della nicchia troviamo la statua lignea di San Salvatore. Nella cappella del Sacro Cuore sono conservate le salme di Monsignor Agostino Saba e Monsignor Paolo Carta.
Chiesa Santa Maria di Sibiola

La chiesa di Sibiola intitolata a Santa Maria, è uno dei capolavori di arte romanica edificati in Sardegna a opera dei Vittorini. L’edificio databile al 1125 circa, fu edificato per mano dei monaci benedettini di San Vittore. L’impianto è a due navate asimmetriche con absidi perfettamente orientate a Est. La facciata è costituita da conci squadrati in pietra trachitica con elementi che creano una certa vivacità di colori, e in passato culminava con un campanile a vela di cui oggi restano solo i conci basali, essendo stato distrutto da un fulmine nel 1963.
Casa Museo

Il Museo svolge prevalentemente il ruolo di ricerca e conservazione della memoria storica locale con una esposizione permanente di oggetti e arnesi della cultura contadina e artigianale del passato. L’edificio rappresenta un’importante struttura edilizia significativa per la sua connotazione storica e la sua configurazione architettonica. Sulla chiave di volta del portale è scolpita la data 1855 che attesta il termine della sua costruzione, anche se l’isolato risulta già perfettamente formato nel 1841 come è evidente dal Catasto De Candia. Lo stabile appare lungo e stretto, su due livelli, coperto da un tetto a duas acquas, (a due falde). All’interno dell’abitazione i locali sono comunicanti tra di loro e qui trovano collocazione alcuni arredi e utensili che riproducono lo stile di vita di una famiglia di grossi proprietari terrieri di fine Ottocento. Tra i locali museali è presente un importante Museo del Vino
Biblioteca

La Biblioteca comunale istituita nel 1981 ha sede nell’edificio, in stile umbertino, delle vecchie scuole elementari costruito nel 1912 e ristrutturato dall’Amministrazione comunale nel 1992. È intitolata a Monsignor Agostino Saba illustre concittadino di grande levatura intellettuale che scrisse molti libri sulla storia delle Chiesa e dei Papi
Montegranatico

Non si conosce la data precisa della sua costruzione. Verosimilmente, nasce successivamente alle disposizione del viceré Lodovico d’Hallot des Hayes che, nel 1767, incentivò l’istituzione dei Monti e ne regolarizzò il funzionamento. I Monti Granatici erano centri di raccolta dei cereali utilizzati come fondo comune e in Sardegna ebbero un ruolo fondamentale per l’economia e la crescita del territorio. I materiali utilizzati per la costruzione delle pareti sono pietrame e fango, il pavimento era realizzato da un semplice battuto di cemento e il tetto, allora in precarie condizioni, era a due falde, internamente retto da capriate in legno e con l’orditura realizzata in canne, mentre esternamente era rivestito da tegole tipo coppi. I lavori di restauro non hanno modificato la struttura originaria dell’edificio